News

31. 01. 2025

Indietro

Resistenza alla luce con lampada allo xeno

È noto che tutti i materiali possono subire delle alterazioni più o meno rilevanti quando sottoposti all’azione di una radiazione luminosa. I raggi solari che penetrano in un’abitazione attraverso le finestre, ma anche le altre radiazioni derivanti dalle sorgenti artificiali normalmente presenti negli ambienti interni (lampade al neon, led, eccetera), sono forme di energia che quando colpiscono una superficie possono determinare dei cambiamenti anche significativi della sua composizione chimico/fisica.
Nell’ambito arredamento questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione. Determinati polimeri (plastiche, vernici) ma soprattutto il legno sono infatti fortemente influenzati dalla luce che può produrre variazioni superficiali anche molto pronunciate, causando soprattutto dei cambiamenti di colore (ingiallimenti, scurimenti, eccetera) spesso giudicati inaccettabili dall’utente finale.
 
Per accelerare questo fenomeno, che normalmente in uso si sviluppa nel corso di qualche mese e conoscere quindi preventivamente il comportamento delle superfici dei mobili nel corso del tempo, i laboratori utilizzano apparecchi dotati di lampade allo xeno opportunamente filtrate e calibrate che riproducono fedelmente lo spettro della luce solare che penetra negli ambienti interni.  
Il metodo di riferimento che al Catas viene eseguito da oltre 50 anni è stato continuamente oggetto di revisioni per migliorarlo e renderlo sempre più affidabile. L’ultima edizione (2024) della norma europea EN 15187, per la quale il Catas è accreditato, riporta diverse significative modifiche al fine di migliorare il metodo rendendolo maggiormente correlabile con l’esposizione naturale dietro vetro.
La novità più importante dell’ultima revisione è senza dubbio l’incremento dell’irraggiamento, ovvero dell’energia luminosa che colpisce il campione nel corso della prova. Tale incremento è semplicemente ottenuto allungando la durata dell’esposizione che, come preannunciato in una nostra precedente news, è passato ora a 100 ore rispetto alle 20 ore delle precedenti versioni.      

                                              
Lunghezza d’onda
Intensità della radiazione
Radiazione totale
Durata 
420 nm1,1 W/(m2 x nm)396 KJ/m2100 ore
(300-400) nm50 W/m218.000 KJ/m2100 ore
(300-800) nm550 W/m2198.000 KJ/m2100 ore
Tab. 1 Correlazione tra la quantità di irraggiamento e il tempo di prova


Inoltre, è stato introdotto il concetto di misurazione della radiazione totale (vedi tabella 1) che colpisce la superficie del campione al fine di stabilire la durata della prova.
La misura strumentale effettuata attraverso l’utilizzo di un radiometro che si trova a bordo macchina e che ormai è presente anche nelle versioni più economiche di questi apparecchi porterà a migliorare sensibilmente la ripetibilità interna e la riproducibilità del test quando effettuato da laboratori differenti.
Le precedenti edizioni della norma prevedevano infatti che la durata della prova, e quindi dell’irraggiamento, fossero stabiliti sulla base di una valutazione visiva effettuata su dei materiali fotosensibili (le matassine di lana blu) esposti contemporaneamente ai campioni in prova. Ovviamente, sebbene relativamente preciso, questo metodo era sempre legato alla soggettività dell’operatore che doveva possedere la dovuta esperienza ottenibile solo con anni di prove e confronti continui con altri laboratori.
Questo significativo risultato, l’impiego dei radiometri, è stato ottenuto grazie ad uno studio molto complesso e articolato effettuato su diversi apparecchi dotati di differenti sistemi di controllo dell’irraggiamento.
La complessità derivava soprattutto dall’evidenza che i diversi strumenti effettuano misurazioni dell’irraggiamento in intervalli di lunghezze d’onda differenti.
Tuttavia, la tenacia nella ricerca coordinata dal Catas, che ha coinvolto per alcuni anni di lavoro ben diciassette laboratori di tutto il mondo, ha portato infine ai risultati positivi auspicati.
 
Ora il prossimo obiettivo sui tavoli della normazione è quello di pubblicare entro il 2025 una norma internazionale (ISO) partendo dalla versione attuale della norma europea EN 15187.
In virtù della lunga esperienza su queste tematiche, il Catas è già stato designato quale autorevole Istituto per coordinare anche per questo ulteriore delicato lavoro.



Per informazioni:
Claudio Caon
0432 747224
[email protected]