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27. 05. 2022

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Arredo infanzia: la sicurezza passa anche attraverso le informazioni al consumatore

Arianna Visintin, Serena Petaccia


I prodotti immessi sul mercato devono essere sicuri.

I produttori devono fornire al consumatore le informazioni pertinenti che gli consentano di valutare i rischi collegati all’uso del prodotto.
Sono i principali obblighi generali di sicurezza stabiliti dalla Direttiva 2001/95/CE (Direttiva GPSD – General Product Safety Directive) sulla sicurezza generale dei prodotti, che riguarda anche l'arredo.
 
Nel settore dell’arredo infanzia il presidio di tali obblighi richiede ancora più attenzione tenuto conto che gli utilizzatori finali - i bambini - sono a tutti gli effetti utenti particolarmente vulnerabili.
Ecco perché il corpo normativo dedicato al settore dell’arredo infanzia risulta particolarmente ricco e articolato nelle singole norme che lo costituiscono. Diremmo quasi a rappresentare un modello di riferimento del modo con cui approcciare alla valutazione e verifica dei prodotti.
 
Fornire al consumatore le informazioni pertinenti.
Le ultime revisioni delle norme per il settore dell’arredo infanzia seguono nella loro struttura una logica basata su una dettagliata analisi dei rischi. Ad ogni ambito di rischio, il suo requisito. Ad esempio la nuova norma EN 17191 sulle sedute per bambini, richiama a rischi di intrappolamento delle dita, rischi causati dalla piegatura della sedia, rischio di strangolamento, di schiacciamento, ... fino ai rischi legati all'uso di materiali particolari come il vetro.
 
Le norme riferite ai prodotti d'arredo per l'infanzia tipicamente trattano in un unico documento “tutte le materie”: proprietà fisico-meccaniche (rischi meccanici), rischi chimici, proprietà termiche e di infiammabilità, rischi microbiologici, igiene, …. fino alle avvertenze specifiche per l’articolo che hanno la precisa funzione di richiamare l’attenzione di chi accudisce il bambino sui potenziali pericoli collegati all’uso del prodotto.
 
Ogni singola norma tecnica applicabile all'arredo infanzia contiene infatti al suo interno una cospicua parte relativa alle istruzioni per l'uso, la marcatura e le informazioni per l'acquisto. A differenza di altri ambiti, come ad esempio le sedie da ufficio, sedie domestiche o per collettività, nei prodotti destinati ai bambini le informazioni che accompagnano il prodotto sono molte e di fondamentale importanza. Questo purtroppo non sempre accade. Vediamo nel dettaglio di quali informazioni si tratta:
  • Istruzioni per l’uso: informazioni dettagliate su come usare il prodotto, su come regolarlo e come pulirlo; solitamente fornite nell'imballo insieme al prodotto, sottoforma di fascicolo. Per approfondimenti apri la scheda.
  • Marcatura: brevi informazioni presenti sottoforma di etichetta apposta direttamente sul prodotto.
  • Informazioni per l’acquisto: brevi informazioni visibili al cliente durante la scelta del prodotto presso il punto vendita, sottoforma di cartoncino visibile sotto all’imballo trasparente o sulla scatola contenente il prodotto, oppure brevi informazioni presenti sul sito web nel caso di prodotti venduti online.

Ma questo settore è già andato anche oltre.
L’arredo infanzia è tra i pochi comparti dell’arredo che già dispone anche di norme armonizzate, nell’ambito della Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (Direttiva GPSD), ovvero di norme la cui conformità conferisce presunzione di conformità agli obblighi generali di sicurezza stabiliti dalla direttiva, la GPSD appunto.
 
L’esempio è la norma UNI EN 16890, relativa ai requisiti di sicurezza e i metodi di prova per materassi per lettini e culle (per info: https://catas.com/it-IT/news/materassi-per-bambini).
 
Per gli altri prodotti per cui non è disponibile la relativa norma armonizzata, la conformità di un prodotto all’obbligo generale di sicurezza della direttiva si può comunque valutare sulla base delle norme tecniche pertinenti (non cogenti). Questo prevede la Direttiva GPSD.
 
Quindi per questo settore in particolare, il rispetto degli obblighi di sicurezza del prodotto e di informazione al consumatore trova riscontro nella “conformità alla norma tecnica pertinente”, nella sua interezza: dalle verifiche di laboratorio, fino alle valutazioni di tipo visivo/documentale sulla presenza e sui contenuti delle informazioni presenti sul campione in prova (istruzioni per l’uso, marcatura, informazioni per l’acquisto).
 
Perché ne parliamo.
Di recente abbiamo ricevuto diversi contatti, richieste di prova e di informazione relativi a questi prodotti (materassi per bambini, culle, lettini, seggioloni) e da più fronti:

  • Dal fronte consumatori. Dal papà alla ricerca del materasso “corretto” da posizionare sulla culla del figlio neonato che ci chiede: “Quali dimensioni devo controllare in fase di acquisto?” La risposta si trova nelle istruzioni per l'uso, che purtroppo però non gli sono state fornite con il prodotto acquistato.
  • Dal fronte della vigilanza del mercato: l’ente incaricato dei prelievi e controlli a campione dai punti vendita (enti quali ad esempio, in Italia, le Camere di Commercio) che ci chiedono di verificare la conformità ai requisiti di sicurezza del prodotto. La risposta si trova nella norma tecnica.
Da anni siamo presenti ai tavoli di normazione internazionale dedicati a questo settore (CEN TC 207 - Mobili / WG 2 "Arredo per l'infanzia") e riteniamo fondamentale mantenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza e sulle informazioni che devono costantemente accompagnare questi prodotti.
Per tutto questo le norme tecniche diventano non solo strumenti di verifica in laboratorio ma anche di conoscenza, informazione e attestazione di conformità ormai imprescindibili.


Per informazioni:
Arianna Visintin
+39 0432 747233
visintin@catas.com
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