La storia della normazione per quanto riguarda le
culle per bambini risale al 1996 quando è stata pubblicata la norma EN 1130-1 e 2, recepita come norma nazionale nel 1998.
Un documento molto semplice, se paragonato alle attuali norme che riguardano la sicurezza di prodotti per bambini. Semplice anche per il fatto che era stata strutturata e pensata, ovviamente, durante quegli anni e per il mercato di quegli anni.
La culla viene utilizzata per far dormire i neonati per un
breve periodo della loro vita, dalla nascita a qualche mese, fino a quando infatti il bambino è cresciuto e non è in grado di rimanervi all’interno, oppure da quando è in grado di stare seduto da solo. E’ importante che le culle siano
prodotti sicuri perché il bambino viene lasciato al suo interno per molte ore e senza la sorveglianza degli adulti. Negli anni ’80 e ’90 si trovavano sul mercato culle mol-to semplici, spesso formate da un cesto in vimini o una struttura rivestita e un telaio. In quegli anni, come al gior-no d’oggi, capitava spesso di utilizzare culle prestate da parenti o amici che quindi risalgono anche a qualche decennio prima. La
norma EN 1130:1996, attualmente ancora in vigore (informazione relativa a luglio 2019), si applica alle culle per uso domestico e ne definisce i requisiti di sicurezza; essa è divisa in due parti: parte 1 requisiti di sicurezza e parte 2 metodi di prova.
continua.
Per informazioni: Arianna Visintin
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