Nella mappa della sede di Catas di San Giovanni al Natisone è contrassegnato come “Edificio C”, ma per tutti è il
nuovo “Laboratorio mobili”, un edificio modernissimo che risorge dalle ceneri dell’incendio del 20 dicembre 2016.
Un evento drammatico, che avrebbe potuto mettere in ginocchio questa importante realtà italiana, “… e che invece abbiamo affrontato insieme,
facendo squadra e continuando a lavorare, a fare prove, a rispondere alle necessità dei nostri clienti mentre il nuovo laboratorio cresceva giorno dopo giorno”, come ha dichiarato
Bernardino Ceccarelli, in occasione della cerimonia di inaugurazione svoltasi lunedì 14 ottobre alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’arredo italiano e internazionale.
Il nuovo “Laboratorio mobili” è stato costruito in meno di due anni (il cantiere è stato aperto nell’ottobre del 2017) con un investimento di 4 milioni di euro, interamente coperto dalle risorse proprie di Catas. Un edificio su due piani di
oltre 4mila metri quadrati: al piano terra il laboratorio di 2.300 metri quadrati, con temperatura e umidità controllate, un sistema di trasmissione dei dati in fibra ottica e un centinaio di macchine e attrezzature per i test collegate in rete secondo i canoni della “Industria 4.0”; nuovi spazi per riunioni e incontri di formazione.
Al piano interrato un magazzino di 2mila metri quadrati; sul tetto un impianto fotovoltaico da 320 kW per produrre energia dal sole.
E se vuoi scoprire di più ....ti diamo il benvenuto nel nostro nuovo laboratorio prove sui prodotti finiti!Si apre, dunque, un nuovo capitolo nella storia di Catas.
Il nuovo laboratorio permetterà di potenziare in modo significativo la “produttività” dell’istituto, che da gennaio 2020 potrà anche contare su
trenta nuove macchine di prova per l’analisi delle emissioni di formaldeide e di COV (composti organici volatili), un tema – quello dell’ “inquinamento indoor” – quanto mai sentito nel mondo dell’arredo.
Una tensione al futuro testimoniata anche dall’acquisto di un’area adiacente al laboratorio sulla quale si stanno già immaginando i possibili scenari futuri.