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22. 11. 2019

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Problematiche di adesione dei rivestimenti: l’influenza del pannello.

Tags: Adesione finiture

In queste brevi note presentiamo un caso reale di un difetto di adesione riscontrato nel corso della nostra attività quotidiana di analisi e di supporto alle aziende sui casi di difetti, considerata la rilevanza dell’impiego di materiali di rivestimento (carte, laminati, foglie polimeriche) nell’attuale situazione di mercato.

Nello specifico si trattava di un problema di incollaggio segnalato a carico di un laminato applicato su un pannello di particelle.
Al termine del processo produttivo si evidenziava infatti il sollevamento di parte del laminato che poteva essere staccato dalla superficie del pannello in modo relativamente agevole semplicemente esercitando una leggera forza di strappo sul laminato stesso.
 
La problematica descritta veniva riscontrata solo sulla nuova produzione mentre sui lotti precedenti non erano mai emerse situazioni di questo tipo. Inoltre, a detta del produttore, non erano state apportate modifiche al processo di incollaggio e da un’attenta ispezione dei parametri produttivi non sembravano inoltre emergere malfunzionamenti degli impianti o altre criticità legate a condizioni climatiche o ad eventi accidentali.

Dopo aver considerato insieme all’azienda tutta una serie di possibili ipotesi, si è ritenuto di procedere ad un’indagine sulle caratteristiche dei pannelli di particelle grezzi impiegati nella nuova e nelle vecchie lavorazioni.
Questa appariva, in prima ipotesi, l’unica possibile variabile legata al difetto lamentato.
 
Si è quindi proceduto ad eseguire due prove:
  • l'assorbimento superficiale di acqua secondo la norma europea EN 382-2; 
  • la prova di resistenza al distacco degli strati esterni secondo la norma EN 311. 
Nel primo caso si registra l’aumento di peso del pannello dopo aver posto a contatto della sua superficie una certa quantità d’acqua racchiusa entro una determinata area.

La seconda prova invece prevede di incollare degli appositi elementi metallici sulla superficie del pannello che, successivamente, vengono tirati con un dinamometro forzando la coesione dei suoi strati più esterni. Il risultato viene espresso dalla forza necessaria per vincere la coesione superficiale del pannello.
Questa prova ha evidenziato una differenza di circa il 20 % tra i due pannelli con una resistenza decisamente inferiore per quelli della nuova produzione.
Ma il dato più significativo è stato quello relativo all’assorbimento d’acqua che è risultato molto più elevato, circa il 75 % in più, per il pannello impiegato nella nuova produzione rispetto al precedente.
 
Si è quindi giunti a concludere che la diversità di assorbimento superficiale riscontrata può evidentemente determinare una maggiore penetrazione dell'adesivo all'interno del pannello della nuova produzione potendo quindi inficiare il processo di incollaggio o renderlo comunque più debole a causa di una minor quantità di adesivo che permane in superficie dopo la sua applicazione.
 
In definitiva quest’esperienza suggerisce che l’assorbimento superficiale dei pannelli rappresenta un parametro che va attentamente considerato nella messa a punto dei processi di rivestimento potendo determinare, ad esempio, la necessità di applicare diverse grammature o, addirittura, di impiegare adesivi con diversi valori di viscosità.
 
Segnaliamo infine, che considerata l’evoluzione in questa tipologia di lavorazione e le problematiche ad essa associate, per il 2020 il Catas ha già programmato uno specifico seminario al fine di trattare questi temi.

Per informazioni:
Franco Bulian
+39 0432 747231
bulian@catas.com