La norma EN 14749:206+A1:2022 al paragrafo 5.2.1 riferito ai
requisiti generali di sicurezza, prevede che i componenti del mobile che possono entrare in contatto con l’utilizzatore non debbano avere bordi taglienti. La norma non specifica un raggio minimo o un criterio oggettivo per poter definire se un bordo è da considerarsi tagliente o meno, così il rispetto del requisito potrebbe risultare soggettivo e di
difficile valutazione.
Come li valutiamo in laboratorio.Considerando che la norma parla di
“bordi taglienti” si presuppone che i bordi non devono tagliare la pelle dell’utilizzatore del mobile. A questo proposito, come laboratorio, ci siamo dotati di una attrezzatura che va appunto a simulare il contatto tra il dito e il campione da valutare.
Questa attrezzatura (vedi fig. 1) è composta da un sistema a molla che permette l’applicazione di una forza nota (7,3 N) su di un tampone di valutazione che simula la pelle. Passando il tampone come se fosse il dito sulla parte da verificare (fig. 2), possiamo avere un riscontro oggettivo di valutazione.
Dopo aver passato il tampone sul bordo, questo viene ispezionato per verificare che il primo strato non si sia lesionato, andando così ad esporre la parte nera sottostante.
In fig. 3 si possono vedere alcuni esempi di tamponi il cui risultato è considerato negativo in quanto lo strato nero è nettamente visibile.
Il fig. 4 si può vedere un tampone che apparentemente ha dato risultato positivo in quanto non si notano lesioni.
La valutazione che facciamo però non si limita alla semplice osservazione ad occhio nudo ma andiamo a verificare con il
microscopio l’eventuale presenza di lesioni dello strato esterno (vedi fig.5) che possono dare l’evidenza che il bordo risulti tagliente.
Se sei interessato ad approfondire l'applicazione del metodo descritto, contattaci.
Per informazioni:Maurizio Marussi
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