Franco Bulian e Andrea Giavon.
Il Catas raggiunge quest’anno un importante traguardo, ovvero i cinquant’anni di attività.
Era infatti il 1969 quando la Camera di Commercio di Udine deliberò la costituzione del nostro laboratorio.
Ma in queste righe non vogliamo certo ricordare la storia di Catas che sarà comunque narrata dai suoi testimoni diretti e in varie puntate, all’interno di uno spazio importante del nostro sito internet.
L’anniversario ci ha invece spinto a guardare ancor più avanti dando maggior vigore alle nostre attività organizzando una serie di iniziative che ci accompagneranno nel corso di tutto l’anno. Un nuovo logo, un aggiornamento del nostro sito internet (con lo spazio dedicato alla nostra storia), un ricchissimo programma di corsi & seminari presentato in questa newsletter, l’inaugurazione del nuovo laboratorio dopo l’estate e qualche altra sorpresa che non vogliamo rivelare subito…
50 anni di prove e 30 di Notizie CATAS.
L’attività di prova in questi cinquant’anni è naturalmente cresciuta nelle due dimensioni caratteristiche dell’ “antropos”, sia in quella orizzontale (allargando il numero degli aspetti tecnici coinvolti) che in quella verticale (approfondendo i contenuti con sempre maggiore specializzazione) passando (e continuando) dal
semplice residuo secco degli adesivi fino alla complessità di un’analisi mediante
spettroscopia XRF oltre tutto ciò che sta in mezzo ovviamente, ovvero 50 anni di esperienza!
L’attività di prova del CATAS ha generato in questi anni un duplice servizio di indubbio valore per il settore dell’arredo: il primo quello di fornire
dati oggettivi tecnici sui prodotti della filiera (dalle materie prime ai prodotti finiti), il secondo di aver
prodotto conoscenza tecnica e di averla condivisa in modo totale soprattutto all’interno del territorio nazionale con, siamo certi, importanti ricadute positive al comparto.
Oltre al dato anagrafico dei cinquant’anni di attività, Catas raggiunge anche un altro significativo traguardo:
trent’anni della pubblicazione del nostro notiziario.Era infatti il 1989 quando è apparso il primo Notizie Catas stampato in bianco e nero su quattro pagine in formato A4. L’apprezzamento dei nostri clienti nei confronti delle notizie tecniche che riguardano il mondo del legno e dell’arredo ha fatto crescere questa iniziativa che è diventata dapprima un vero e proprio notiziario stampato a colori con copertina e immagini a corredo dei vari articoli (1996) e poi, in anni più recenti (2017), si è trasformato in una newsletter mensile preparata e inviata mediante i moderni strumenti informatici.
Tutti gli articoli presenti nelle nostre newsletter sono scritti dai tecnici del Catas ovvero dalle stesse persone che eseguono quotidianamente le prove e che seguono anche l’evoluzione normativa del nostro settore. Di questa attività, talvolta difficile e sempre complessa, i nostri tecnici possono essere considerati come i figli legittimi, voluti e dovuti.
La nostra newsletter è nata come uno strumento di dialogo con tutti coloro che gravitano attorno al mondo del legno e dell’arredo volendo ancora rappresentare uno strumento utile per la loro attività quotidiana sollecitando magari nuove idee, nuovi contatti e collaborazioni per il miglioramento continuo di questo importante settore produttivo.
Importante è stato il processo di generalizzazione che partendo da casi puntuali ha saputo raccogliere alcuni aspetti tecnici (difetti, particolarità costruttive, soluzioni operative eccetera) condividendoli con tutti in modo da migliorare sempre più le prestazioni o in altra parola la qualità dell’arredo.
Notevole, unica all’inizio, e fondamentale per il settore è stata (ed è ancora) la metabolizzazione e la presentazione (non semplificazione!) delle norme tecniche riguardanti la filiera dell’arredo. Ciò è stato possibile soprattutto perché di tali documenti siamo attori protagonisti da quasi 40 anni. Ed il comparto del mobile ha sempre apprezzato questo sforzo di informazione e spiegazione pur cambiando le motivazioni e gli approcci, ma sempre con la stessa esigenza di conoscenza, più o meno manifesta. Negli anni sono certamente cambiati anche gli stili di scrittura, di racconto e i punti di osservazione sugli aspetti tecnici. Questi sicuramente cambieranno ancora nella normale evoluzione dei sistemi in cui opera l’antroposdi cui sopra. Quello che deve restare, e di cui abbiamo già evidenza, è la curiosità e il coraggio che ci porta, di fronte all’apparizione di fulmine nel cielo, a cercare di capire da cosa è generato raccontandolo e spiegandolo poi a tutti.
Il traguardo dei 30 anni di notizie ci porta infine a ringraziare chi ci segue considerando anche l’aiuto che ci viene a volte dato tramite degli utili suggerimenti, ma l’occasione è anche significativa per rivolgere un sincero grazie a tutti i colleghi che, malgrado la difficoltà dello “scrivere” (quasi tutti ci sentiamo impreparati e inadeguati in quest’esercizio) hanno scritto e continuano a farlo con passione e dedizione dando davvero continuità a ciò che il Catas vuole veramente essere e rappresentare all’interno di questo importante settore industriale.