Il tema dell’
emissione di formaldeide e di sostanze organiche volatili è sicuramente tra quelli più “caldi” degli ultimi anni. Basti ricordare le imposizioni derivanti dall’Environmental Protection Agency americana del 2018 e quelle della recente legge tedesca (Gazzetta Federale Tedesca BAnz AT 26/11/2018 B2) che imporrà delle nuove severe limitazioni all’emissione di formaldeide già a partire dal 1° gennaio 2020.
Le nuove normative, sommandosi a quelle già esistenti, generano un flusso di richieste di prova molto importante al quale il mondo dei laboratori fa attualmente fatica a rispondere in modo pronto ed efficiente considerati la complessità e soprattutto i costi delle attrezzature necessarie per effettuare le analisi secondo i metodi di prova previsti.
Per far fronte al crescente numero di richieste di prove e di certificazioni,
oltre ad avere già portato in accreditamento tutte le norme previste, il CATAS ha avviato un progetto denominato
“1HCP” (One Hundred Chamber Project) che a fronte di un importante investimento economico vedrà accrescere di molto le proprie potenzialità di prova.
Attualmente, con le sei camere ultimamente istallate, CATAS dispone di ben 39 attrezzature per l’analisi delle emissioni di formaldeide e SOV, ma entro la fine dell’anno ne saranno istallate altre 30 portando il totale a ben
69 camere.
A queste si affiancano tutte le attrezzature necessarie per le specifiche determinazioni, essendo il CATAS già dotato di due spettrofotometri UV-Visibile (formaldeide), quattro HPLC (aldeidi) e ben tre gascromatografi con detector a spettrometria di massa (SOV).
L’obiettivo, come cita il nome dato al progetto, è quello di raggiungere le cento camere potendo quindi soddisfare in modo efficace la crescente domanda di queste tipologie di prove e di certificazioni.
Per informazioni:
Daniele Bergamasco+39 0432 747249
bergamasco@catas.comRoberto Battaglia+39 0432 747222
battaglia@catas.com